CONTENUTO:
- Introduzione
- Panoramica del mercato fotovoltaico aziendale in Italia
- Politiche di sostegno al fotovoltaico aziendale nel 2025
- Come massimizzare i benefici aziendali attraverso le politiche
- Guida Strategica per le Imprese nel Nuovo Scenario del Finanziamento Fotovoltaico
- Conclusione
Introduzione
Nel 2025, il mercato del fotovoltaico aziendale in Italia entra in una nuova fase di trasformazione. Il governo rafforza il sistema di incentivi, semplifica le agevolazioni fiscali e introduce strumenti finanziari più flessibili per accelerare la transizione energetica delle imprese.
Per gli investitori, comprendere le politiche più recenti, scegliere le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e combinare incentivi, agevolazioni fiscali e opportunità di finanziamento rappresenta la chiave per massimizzare i rendimenti.
Panoramica del Mercato Fotovoltaico Aziendale in Italia
1.Bilancio del Mercato 2024
- A ottobre 2024, la capacità fotovoltaica operativa in Italia ha raggiunto i 38,8 GW, di cui il 65% proveniente da impianti fotovoltaici aziendali, a conferma del loro ruolo centrale nella crescita del settore.
- Da gennaio a ottobre 2024, sono stati installati 5,48 GW di nuovi impianti, con una crescita annua superiore al 30%.
- Il Sud Italia registra una crescita più rapida, ma le regioni settentrionali come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano i poli principali grazie alla forte domanda industriale e agli incentivi regionali.
2.Tendenze di Sviluppo dei Progetti Fotovoltaici Aziendali
- Le imprese di medie e grandi dimensioni stanno accelerando l’adozione di impianti fotovoltaici distribuiti. I progetti sopra i 6 MW sono principalmente basati sull’autoconsumo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla rete e proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi.
- Il fotovoltaico su tetto industriale e in ambito agricolo continua a crescere grazie al contributo a fondo perduto del 40% previsto per investimenti in energia rinnovabile. Ciò spinge numerosi operatori della manifattura, della logistica e dell’agroindustria ad affittare tetto per fotovoltaico, valorizzando superfici inutilizzate.
- L’integrazione dello stoccaggio energetico diventa un elemento chiave: nel 2024 sono stati collegati alla rete sistemi di accumulo per 616 MWh. Le imprese ne approfittano per aumentare l’autoconsumo e ottenere ricavi aggiuntivi partecipando al mercato dell’energia.
- I contratti PPA (Power Purchase Agreement) si affermano rapidamente: attraverso questi accordi a lungo termine, le aziende possono fissare un prezzo dell’energia stabile, proteggendosi dal rischio di volatilità. Questa modalità è sempre più scelta nei progetti di fotovoltaico aziendale su larga scala, anche in casi di fotovoltaico affitto tetto.

Politiche di sostegno al fotovoltaico aziendale nel 2025
"Transizione 5.0" — Come ottenere il massimo incentivo del 45%?
Nel 2025, l'Italia ha lanciato ufficialmente il Piano Transizione 5.0, con l'obiettivo di incentivare le imprese ad adottare sistemi fotovoltaici, di accumulo e di gestione energetica digitale per ridurre i consumi e le emissioni. Con un budget di 6 miliardi di euro, gli investimenti in fotovoltaico e accumulo possono beneficiare di incentivi fino al 45%, rappresentando un'opportunità cruciale per le imprese industriali e commerciali italiane.
1. Verifica dei requisiti: la tua azienda può ottenere l'incentivo?
2. Panoramica degli incentivi: quanto puoi ottenere?
3. Diagramma del Processo di Richiesta degli Incentivi: Dalla Pianificazione all’Accredito
Fase 1: Preparazione
- Redigere un piano di investimento dettagliato (inclusa la pianificazione del progetto, il budget, l’elenco delle attrezzature)
- Fornire i dati di consumo energetico degli ultimi tre anni e una descrizione della struttura energetica aziendale
- Scrivere una previsione di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO₂ (si consiglia di allegare dati simulati)
Fase 2: Presentazione della Richiesta
- Accedere alla piattaforma GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e caricare la documentazione
- Assicurarsi che tutti i file siano completi e in formato conforme ai modelli ufficiali
- Indicare chiaramente i parametri principali del progetto, come la capacità dell’impianto e i benefici attesi
Fase 3: Valutazione e Feedback
- Il processo di approvazione richiede circa 3–4 mesi
- Potrebbero essere richiesti documenti tecnici o dati finanziari aggiuntivi
- Si consiglia di mantenere un dialogo costante con consulenti energetici locali o sviluppatori del progetto di fotovoltaico aziendale
Fase 4: Esecuzione del Progetto e Verifica
- Dopo la realizzazione del progetto, è necessario presentare un rapporto di completamento e le relative fatture
- Una volta approvato dal GSE, viene confermata la percentuale del contributo e avviene l’erogazione dei fondi
4. Consigli Pratici per Aumentare il Tasso di Successo della Domanda
- Scelta precisa dei moduli fotovoltaici:Priorità a moduli HJT o IBC con efficienza ≥23,5%, rispettando gli standard di origine europea per garantire l’ammissibilità al contributo, specialmente nei progetti di fotovoltaico affitto tetto o affitto tetto per fotovoltaico su capannoni industriali.
- Budget professionale e trasparente:Il piano economico deve includere un modello finanziario dettagliato (con ROI, previsioni di risparmio energetico),accompagnato da un’analisi dei flussi di cassa e una valutazione dei rischi.
- Integrazione di sistemi di accumulo e EMS:Combinare l’impianto con un sistema di accumulo e un EMS (Energy Management System) può elevare la percentuale di incentivo fino al 45%. Inoltre, l’EMS migliora la gestione del carico energetico, massimizzando i benefici nel lungo termine del fotovoltaico aziendale.
- Attivare risorse locali di supporto:Adeguarsi alla normativa regionale permette di velocizzare le autorizzazioni. Collaborare con associazioni di settore (come Elettricità Futura) consente di ottenere modelli di domanda aggiornati e assistenza tecnica.
Incentivi all’Autoconsumo Energetico: Come le Microimprese Possono Ottenere il 40% di Contributo
Per aiutare le microimprese a raggiungere l’indipendenza energetica e ridurre i costi elettrici, il governo italiano nel 2025 continua a sostenere il piano di “Incentivi per l’autoconsumo da energie rinnovabili”.
Questa misura è pensata specificamente per imprese che installano impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, con contributi fino al 40–50% per singolo progetto. Le imprese del Sud Italia possono accedere a livelli di sostegno ancora più elevati, e anche in caso di fotovoltaico tetto in affitto o affitto tetto fotovoltaico, è possibile valorizzare superfici aziendali inutilizzate con ritorni significativi.

1. L’azienda ha i requisiti per accedere agli incentivi?
2. Guida Dettagliata al Processo di Richiesta degli Incentivi
Fase 1: Preparazione
- Copia aggiornata della visura camerale (licenza commerciale)
- Piano progettuale dell’impianto fotovoltaico (con indicazione di potenza, ubicazione, budget)
- Dati di consumo elettrico degli ultimi tre anni
- Piano finanziario con indicazione delle fonti di investimento e capacità di pagamento
Fase 2: Richiesta Online
- Accesso alla piattaforma GSE per gli incentivi energetici
- Compilazione dei moduli secondo i modelli ufficiali e caricamento degli allegati
- Presentazione della richiesta entro le finestre temporali previste (prestare attenzione all’apertura trimestrale)
Fase 3: Valutazione (circa 3–6 mesi)
- GSE esamina i dati energetici, le specifiche tecniche e la percentuale di autoconsumo prevista
- Potrebbe essere richiesta documentazione integrativa come modelli previsionali o certificazioni tecniche
Fase 4: Realizzazione e Collaudo
- Al termine dei lavori, invio del rapporto di fine progetto e delle fatture relative agli impianti
- Il GSE effettua un collaudo (in presenza o da remoto) e determina l’importo del contributo da erogare
3. Suggerimenti Pratici per una Richiesta di Successo
4. Confronto degli Incentivi tra le Diverse Regioni
Agevolazioni Fiscali per Fotovoltaico su Tetto e Sistemi di Accumulo
Nel 2025, il governo italiano ha ampliato ulteriormente le politiche fiscali a favore del settore fotovoltaico, introducendo importanti agevolazioni per l’installazione di moduli fotovoltaici ad alta efficienza e sistemi di accumulo energetico.
Grazie al Superbonus, è possibile ottenere una detrazione fiscale fino al 150%, riducendo significativamente l’onere economico iniziale del progetto.
Queste misure risultano particolarmente vantaggiose per:
- Imprese medio-grandi intenzionate a installare impianti di fotovoltaico aziendale sul proprio tetto
- Stabilimenti industriali orientati al miglioramento dell’efficienza energetica
- Progetti ad autoconsumo con obiettivi di rendimento a lungo termine, anche in caso di tetto in affitto per fotovoltaico
1. Panoramica degli standard del credito d'imposta
2. Procedura Operativa per la Detrazione Fiscale
Preparazione della Documentazione:
- Fatture contrattuali (devono indicare il modello del prodotto e le informazioni sul produttore)
- Relazione tecnica dei parametri (con specifica dell’efficienza di conversione)
- Certificato di origine europea del fornitore
- Piano di investimento del progetto con analisi dei flussi di cassa
Modalità di Dichiarazione Fiscale:
- Presentazione della detrazione tramite il sistema fiscale aziendale (Fisco)
- Possibilità di scegliere tra una dichiarazione unica o una rateizzazione su 3–5 anni, per una gestione più flessibile della liquidità aziendale, specialmente in progetti di fotovoltaico aziendale
3. Come ottimizzare legalmente i benefici per le imprese?
4. Combinazione di agevolazioni fiscali e incentivi diretti
Come Massimizzare i Benefici Aziendali Attraverso le Politiche
1. Ottimizzazione del Processo di Richiesta degli Incentivi: aumentare il tasso di successo e ridurre i tempi
- Redigere un piano progettuale dettagliato e realistico
Definire con chiarezza la dimensione dell’impianto, la configurazione del sistema fotovoltaico, la percentuale di autoconsumo e i benefici attesi in termini di risparmio energetico è fondamentale per ottenere l’approvazione degli incentivi. - Avviare un confronto anticipato con gli enti locali di gestione energetica
Poiché gli standard e le modalità applicative degli incentivi possono variare a livello regionale, è consigliabile consultare l’agenzia energetica territoriale o un consulente energetico accreditato prima della richiesta, per garantire l’allineamento con i requisiti locali e adattare tempestivamente la documentazione. - Affidarsi a consulenti o sviluppatori esperti di fotovoltaico aziendale
I professionisti del settore o i developer locali con esperienza nelle pratiche di incentivo possono fornire supporto qualificato nella preparazione della documentazione, nella valutazione dei rischi e nell’aumento delle probabilità di approvazione, anche in progetti legati all’affitto tetto per fotovoltaico.

2. Definire una Strategia di Investimento Fotovoltaico Ottimale in Base al Tipo di Impresa
Grandi e medie imprese:
- Priorità all’installazione di sistemi “autoconsumo + accumulo” per aumentare l’autonomia energetica
- Partecipazione attiva ai meccanismi nazionali di aste per lo stoccaggio, per ottenere ricavi aggiuntivi
- Utilizzo delle agevolazioni fiscali (come superammortamento e crediti d’imposta per investimenti green) per ridurre il costo totale dell’investimento in fotovoltaico aziendale
Piccole e medie imprese (PMI):
- Priorità all’accesso alle misure di incentivo previste dal programma Transizione 5.0, con contributi tra il 30% e il 50%
- Collaborazione con sviluppatori fotovoltaici o produttori indipendenti (IPP) dotati di capacità finanziaria e operativa, per realizzare impianti tramite PPA a lungo termine che combinano zero investimento iniziale e fornitura energetica stabile, alleggerendo la pressione finanziaria iniziale
Imprese agricole e industriali:
- Sfruttamento prioritario degli incentivi specifici destinati alle regioni del Sud Italia, dove i contributi possono arrivare fino al 40–50%
- Possibilità di combinare fondi per l’ammodernamento agricolo con investimenti fotovoltaici, ottenendo così un doppio sostegno
3. Come Fissare un Prezzo dell’Energia a Lungo Termine tramite PPA?
- Il PPA (Power Purchase Agreement) è ideale per le imprese ad alto consumo energetico, come stabilimenti manifatturieri e hub logistici.
Firmando un contratto a prezzo fisso della durata di 10–15 anni, è possibile garantire un approvvigionamento energetico a basso costo, riducendo l’esposizione alle fluttuazioni dei prezzi di mercato - Suggerimenti per la scelta del partner: collaborare con fornitori PPA in possesso di autorizzazioni per operare nei mercati energetici e comprovata esperienza in progetti di larga scala. È fondamentale che il contratto sia equo, con prezzi competitivi e clausole flessibili di adeguamento
4. Come Adattare la Domanda in Base alla Regione?
Sebbene gli incentivi fotovoltaici siano stabiliti a livello nazionale, la loro attuazione è affidata alle Regioni. Ogni regione può differenziarsi per priorità, entità dei fondi disponibili e meccanismi di approvazione. Per questo motivo, prima di presentare una richiesta, è consigliabile monitorare attentamente le politiche regionali e i relativi bandi attivi, al fine di adattare la documentazione e le tempistiche al contesto territoriale.
Punti Chiave per la Richiesta di Fondi Regionali:
- Sicilia, Sardegna e altre regioni del Sud Italia rappresentano le aree con il maggior volume di incentivi tra marzo e maggio. Si raccomanda di preparare la documentazione con largo anticipo per non perdere la finestra utile.
- Regioni del Centro-Nord, come Lombardia e Piemonte, applicano criteri di valutazione più stringenti. In questi casi, è consigliabile affiancare la richiesta con strumenti di finanziamento verde o con il supporto di consulenti energetici terzi.
- L’Emilia-Romagna riconosce punteggi tecnici aggiuntivi ai progetti che integrano sistemi EMS (Energy Management System), favorendo così le soluzioni tecnologiche avanzate all’interno del fotovoltaico aziendale.
Guida Strategica per le Imprese nel Nuovo Scenario del Finanziamento Fotovoltaico
Con la cessazione definitiva del piano di incentivi SSP e il progresso della liberalizzazione del mercato elettrico, il 2025 segna un cambiamento strutturale per il settore del fotovoltaico aziendale in Italia. Il mercato sta rapidamente passando da un modello basato sugli incentivi a uno orientato al finanziamento e agli strumenti di mercato.
In questa fase di transizione, le imprese devono rivalutare le proprie strategie di investimento, la struttura dei progetti e l’approccio alla gestione del rischio, adottando modelli più sostenibili e integrati nel lungo periodo.

1. Nuove Opportunità di Finanziamento: Come Ridurre i Rischi e Aumentare la Redditività?
Bloccare il Prezzo dell’Energia con i PPA per Stabilizzare i Costi
A partire da giugno 2025, il prezzo dell’energia fotovoltaica non sarà più regolato da tariffe fisse, ma seguirà una dinamica di mercato fluttuante, lasciando alle imprese la responsabilità di gestire il rischio di prezzo.
Destinatari consigliati per i PPA:
- Imprese ad alto consumo energetico: consigliato l’utilizzo di modelli PPA “variabile + prezzo minimo garantito” per protezione da picchi di prezzo
- Consorzi di PMI: i contratti PPA collettivi aumentano il potere negoziale; diversi distretti industriali hanno già avviato progetti pilota con successo
- Aziende con esigenze di certificazione ambientale: è possibile combinare i PPA con certificati verdi (RECs) per soddisfare i requisiti ESG e ridurre i costi di conformità normativa
Investire nello Stoccaggio per Aumentare la Flessibilità e il Rendimento
Nel 2025 entra in vigore il programma di incentivi MACSE per lo stoccaggio, che prevede una gara d’appalto per 72 GWh di capacità, di cui il 30% riservato a progetti fotovoltaici aziendali. Ogni sistema di accumulo da 1 MWh può ricevere un incentivo annuo fino a 120.000 €, pari a 120 €/kWh.
Valore economico dello storage:
- Maggiore arbitraggio tra tariffe diurne e notturne (fino a 0,18 €/kWh di differenza)
- Accesso al mercato dei servizi di rete Terna, con una soglia massima di remunerazione portata a 85 €/MW nel 2025
2. Strategie Aziendali per Affrontare il Cambiamento Normativo
Cosa Fare Dopo la Fine degli Incentivi?
Entro il 2025, circa 143.000 impianti fotovoltaici avranno raggiunto la scadenza del contratto di incentivazione. Le imprese dovranno quindi cercare alternative per mantenere la redditività.
- Upgrade tecnologico: l’aggiunta di sistemi di accumulo permette di aumentare l’autoconsumo e beneficiare di una detrazione fiscale del 30%
- Vendita dell’energia in eccesso: firmare un contratto PPA con fornitori di energia (come Enel) per generare entrate costanti a lungo termine
- Integrazione degli asset: imprese con un parco impianti già operativo possono valutare la ristrutturazione finanziaria tramite aggregazione e rifinanziamento da parte di operatori specializzati
Nuove Regole di Connessione alla Rete: Come Ottimizzare il Design del Progetto?
Le nuove normative di connessione introducono criteri più dettagliati in base alla potenza dell’impianto e alla tensione di accesso. Già in fase di progettazione, è cruciale bilanciare capacità installata, livello di tensione e fabbisogno elettrico.
- Progetti di piccola taglia (≤1 MW, connessione in bassa tensione)
Si raccomanda l'autoconsumo in sito per aumentare l’efficienza del sistema, ridurre la dipendenza dalla rete, ottenere autorizzazioni più rapide e garantire un ritorno rapido sull’investimento. - Progetti utility-scale (>6 MW, connessione in alta tensione)
Richiedono pratiche più complesse, incluse le pianificazioni per lo stoccaggio, la risposta al carico e il controllo della frequenza. È consigliabile integrare sistemi di accumulo, meccanismi di demand response o microreti, altrimenti si rischiano limitazioni di accesso o lunghi tempi di approvazione. - Limitazioni di accesso e tempi di approvazione
È fondamentale valutare la capacità residua della rete locale, soprattutto in regioni del Sud come Sicilia e Puglia, dove la saturazione della rete può causare ritardi o restrizioni all’allaccio.
3. Sfide chiave e soluzioni
Aumento dei Costi per l’Approvvigionamento Locale della Filiera
Dal 2025, l’Unione Europea richiede che oltre il 60% dei componenti utilizzati nei progetti fotovoltaici provengano da produzione locale.
L’uso di moduli fabbricati in Italia consente di accedere a un credito d’imposta aggiuntivo del 4%, ma comporta anche una serie di sfide operative:
- Prezzi unitari dei moduli più elevati, con conseguente aumento del costo complessivo del sistema
- Tempi di consegna più lunghi: molti produttori locali prevedono lead time di 8–12 settimane
- Disponibilità limitata di moduli ad alta efficienza, con possibile impatto sulla programmazione del progetto e sui tempi di connessione alla rete
Strategie consigliate:
- Bloccare la capacità produttiva dei fornitori principali almeno 6 mesi prima dell’installazione; si consiglia di considerare produttori locali tecnologicamente avanzati come Meyer Burger, REC Group, Oxford PV, Solarwatt
- Valutare i moduli in base al LCOE (Levelized Cost of Energy) e non solo al prezzo d’acquisto
- Pianificare una strategia dinamica di approvvigionamento e gestione scorte, che tenga conto delle politiche fiscali e delle tempistiche di progetto per mitigare eventuali fluttuazioni nella fornitura
Maggiori Requisiti Tecnici per la Connessione alla Rete
Secondo la nuova normativa del 2025, tutti i nuovi impianti fotovoltaici da connettere alla rete devono essere dotati di
regolatori di tensione dinamici (DVR), in grado di aumentare l’efficienza del sistema di circa il 2%. Tuttavia, ciò comporta diversi problemi pratici:
- Aumento dei costi del sistema tra l’8% e il 10%, con impatto particolare per le PMI
- La scelta del DVR è complessa, dovendo essere adattata al livello di tensione e agli standard della rete locale
- L’installazione e il collaudo richiedono l’intervento di team tecnici specializzati, con conseguente allungamento dei tempi di realizzazione
Strategie consigliate:
- Avviare un confronto anticipato con i gestori di rete locali (es. Enel) per definire i requisiti tecnici ed evitare modifiche tardive
- Valutare la possibilità di firmare contratti di leasing a lungo termine con i distributori per suddividere i costi di upgrade (Enel ha già avviato progetti pilota)
- Includere la fornitura e installazione del DVR nei contratti EPC (Engineering, Procurement, Construction) per un controllo centralizzato su costi e tempistiche
Allungamento del Periodo di Ritorno e Difficoltà di Finanziamento
Con l’eliminazione progressiva degli incentivi e l’aumento dei requisiti tecnici, i progetti di fotovoltaico aziendale affrontano tempi di ritorno più lunghi e maggiori ostacoli in fase di finanziamento, in particolare per le PMI:
- PPA: struttura complessa e due diligence prolungata (ritardi finanziari possibili)
- Investimenti consistenti richiesti per i sistemi di accumulo, che possono creare pressioni finanziarie
- Alcune banche non hanno esperienza sufficiente nella valutazione di progetti fotovoltaici e applicano criteri conservativi
Strategie consigliate:
- Collaborare con sviluppatori fotovoltaici o produttori indipendenti di energia (IPP) in forma di co-sviluppo con PPA a lungo termine, per abbassare le barriere d’ingresso finanziarie
- Richiedere finanziamenti green dedicati, come i prestiti sostenibili offerti da Intesa Sanpaolo, che prevedono tassi agevolati e canali di approvazione rapidi
- Presentare uno studio di fattibilità completo, con analisi dettagliate su ricavi da produzione e accumulo, profili di carico e meccanismi di mitigazione del rischio, per migliorare le possibilità di approvazione bancaria
Conclusione
Nel 2025, il mercato del fotovoltaico aziendale in Italia si prepara a entrare in una nuova fase di crescita accelerata.
Di fronte alla ristrutturazione degli incentivi e alla trasformazione dei meccanismi di mercato, le imprese devono adottare un approccio proattivo e una pianificazione strategica per ottenere un vantaggio competitivo.
Le regioni del Sud Italia e le piccole e medie imprese dovrebbero cogliere le finestre temporali favorevoli per accedere ai contributi disponibili, mentre le grandi aziende possono puntare su combinazioni PPA + sistemi di accumulo per garantire redditività stabile e flessibilità energetica.
Con il progressivo superamento degli incentivi tradizionali sull’immissione in rete, si raccomanda di orientare il modello operativo aziendale verso una logica di “ottimizzazione dei consumi + diversificazione dei finanziamenti”. Solo attraverso strumenti finanziari innovativi, tecnologie flessibili e una visione a lungo termine, sarà possibile ottimizzare i costi energetici e garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo.
Dal 2008, Maysun Solar si dedica alla produzione di moduli fotovoltaici di alta qualità. La nostra gamma di pannelli solari, tra cui IBC, HJT, TOPCon e stazioni solari da balcone, è realizzata con tecnologia avanzata, offrendo eccellenti prestazioni e qualità garantita. Maysun Solar ha stabilito con successo uffici e magazzini in molti paesi e ha costruito partnership a lungo termine con i migliori installatori! Per i preventivi più recenti sui pannelli solari o per qualsiasi richiesta relativa al fotovoltaico, contattaci. Siamo impegnati a servirti e i nostri prodotti offrono un'affidabilità garantita.
Riferimenti:
GSE - Gestore dei Servizi Energetici. (2024). Il fotovoltaico in Italia: report annuale 2024. https://www.gse.it/dati-e-scenari/statistiche
Italia Solare. (2024).Dati e statistiche sul fotovoltaico in Italia - 2024. https://www.italiasolare.eu/dati-statistici/
European Commission. (2023). Renewable Energy Directive (RED III). https://energy.ec.europa.eu/topics/renewable-energy/renewable-energy-directive-targets-and-rules/renewable-energy-directive_en
IRENA - International Renewable Energy Agency. (2024). Italy: Renewable Energy Statistics 2024.
https://www.irena.org/-/media/Files/IRENA/Agency/Statistics/Statistical_Profiles/Europe/Italy_Europe_RE_SP.pdf
Enel Green Power. (2024). L'espansione del solare in Italia e il ruolo delle aziende nel settore.
https://www.enelgreenpower.com/stories/articles/2024/solar-energy-italy
PV Magazine. (2024). Italy installed 6.8 GW of new solar capacity in 2024.
https://www.pv-magazine.com/2025/02/20/italy-adds-6-8-gw-of-solar-in-2024/
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