Contenuti
- Perché il fotovoltaico commerciale e industriale sta attirando così tanta attenzione ora?
- Qual è lo stato attuale del fotovoltaico commerciale e industriale in Europa?
- Quali sono i cinque principali motori di crescita del fotovoltaico commerciale e industriale nei prossimi 10 anni?
- Quali paesi guideranno questa ondata di crescita?
- Come possono le imprese cogliere questa opportunità di transizione energetica?
- Opportunità e sfide coesistono: chi dominerà il nuovo panorama energetico europeo?
Perché il fotovoltaico commerciale e industriale sta attirando così tanta attenzione ora?
Il panorama energetico europeo sta attraversando una trasformazione profonda.
Dall’attuazione graduale del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), ai prezzi dell’energia costantemente elevati, fino alle pressioni derivanti dalla rendicontazione ESG e dal finanziamento verde, le imprese si trovano ad affrontare sfide energetiche e normative senza precedenti. Allo stesso tempo, le fonti energetiche distribuite come il fotovoltaico, grazie ai vantaggi intrinseci di basse emissioni, autoconsumo e riduzione dei costi, stanno diventando una via strategica per raggiungere l’indipendenza energetica e ridurre le emissioni di CO₂.
In questo contesto, il fotovoltaico su tetti commerciali sta entrando in una fase cruciale: permette di contenere le spese operative e offre alle aziende un vantaggio competitivo in termini di posizionamento ambientale e accesso agli incentivi. Questo articolo, partendo dalla visione di Maysun Solar, analizzerà i cinque principali fattori che guideranno la crescita del settore nei prossimi dieci anni, esaminando le politiche, l’innovazione tecnologica, le differenze nazionali e le strategie adottate dalle imprese. Verranno inoltre proposti suggerimenti pratici per sfruttare al meglio i benefici offerti da questa transizione.
Il fotovoltaico commerciale e industriale, tecnicamente definito come “generazione distribuita su edifici non residenziali”, comprende impianti installati su tetti di fabbriche, uffici, centri logistici e simili. La potenza installata varia solitamente da 30 kW a diversi megawatt e il modello prevalente è quello dell’autoconsumo con immissione dell’energia in eccesso nella rete. Rispetto al fotovoltaico residenziale o alle centrali a terra, questa tipologia è più vicina ai consumi effettivi, garantendo tempi di ritorno più rapidi e modelli di investimento flessibili.
Inoltre, le imprese dispongono spesso di ampie superfici inutilizzate sui tetti che, nel modello energetico tradizionale, erano trascurate. Ora, grazie a soluzioni come l’affitto tetto fotovoltaico, questo potenziale viene valorizzato per produrre energia in modo indipendente e sostenibile.
Dunque, quali forze trainanti accelereranno lo sviluppo del fotovoltaico commerciale e industriale in Europa nei prossimi dieci anni? E quale sarà la traiettoria di crescita?
Qual è lo stato attuale dello sviluppo del fotovoltaico commerciale e industriale in Europa?
Anche se i Paesi membri dell’UE non si muovono sempre in modo uniforme, la tendenza generale è chiara: il fotovoltaico commerciale e industriale è diventato il motore principale della crescita del fotovoltaico distribuito.
Secondo SolarPower Europe, entro il 2024 la Germania raggiungerà una capacità cumulativa di 22,5 GW, con un incremento superiore al 10% rispetto all’anno precedente, confermandosi leader nel mercato fotovoltaico europeo. L’Italia segue con 11,8 GW, trainata soprattutto dalle PMI presenti in aree ad alta radiazione solare come Puglia e Calabria, che stanno approfittando degli incentivi fiscali per installare impianti fotovoltaici sui tetti.
In Francia, la capacità cumulata ha raggiunto 9,2 GW. L’espansione dei meccanismi di gara CRE e la firma di contratti PPA hanno favorito la realizzazione di nuovi progetti commerciali. I Paesi Bassi, sfruttando le coperture urbane e il sostegno normativo, hanno toccato quota 7,6 GW.
La Polonia rappresenta uno dei mercati emergenti più dinamici: nel 2024 ha raggiunto 5,3 GW grazie ai fondi europei e ai prezzi elevati dell’energia, con previsioni di ulteriori 1,5 GW in nuove installazioni. I progetti di media scala mostrano una crescita accelerata, e anche il modello del fotovoltaico tetto in affitto sta contribuendo a rendere più accessibili gli investimenti in impianti.

Nota: Tutti i dati relativi al 2024 sono stime basate su fonti pubbliche disponibili, tra cui SolarPower Europe, IRENA, agenzie energetiche nazionali e tendenze di mercato previste.
Con il supporto degli incentivi politici, dei progressi tecnologici e dell’innovazione nei modelli di business, il mercato del fotovoltaico commerciale e industriale in Europa sta gradualmente formando un sistema di sviluppo relativamente maturo.
- A livello normativo, i governi europei hanno generalmente rafforzato il sostegno al fotovoltaico aziendale. La Germania ha ulteriormente aumentato i sussidi economici per il modello dell’autoconsumo; l’Italia attrae investimenti aziendali tramite detrazioni fiscali e tariffe incentivanti per l’energia immessa in rete; dal 2023, la Francia ha reso obbligatorio l’impianto fotovoltaico su tutti gli edifici commerciali nuovi o ristrutturati; i Paesi Bassi mantengono il sistema di “net metering” e offrono priorità di accesso alla rete per gli impianti ad alta capacità. In queste condizioni, regioni con prezzi elevati dell’elettricità, come il sud della Germania e il sud Italia, sono diventate le aree con il miglior ritorno sull’investimento e la partecipazione aziendale più attiva.
- A livello tecnologico, l’alta efficienza e l’intelligenza dei sistemi sono ormai standard. Tecnologie ad alta efficienza come TOPCon e HJT spingono continuamente i limiti della produzione energetica per metro quadrato, particolarmente adatte a edifici commerciali con spazi limitati sul tetto; l’integrazione di inverter intelligenti e piattaforme di monitoraggio remoto ha migliorato notevolmente la visibilità operativa; alcuni Paesi ad alto costo energetico hanno anche avviato progetti pilota con sistemi di accumulo per il settore C&I, utilizzati per il fotovoltaico autoconsumo e l’ottimizzazione dei picchi di carico.
- Dal punto di vista dei modelli di business, il mercato europeo si sta orientando verso combinazioni sempre più diversificate e flessibili. Oltre al tradizionale approccio “autofinanziato con consumo diretto”, un numero crescente di aziende sta installando impianti in modalità fotovoltaico affitto tetto, senza investimento iniziale, oppure tramite operatori terzi. Anche i modelli PPA a lungo termine stanno maturando, integrando in modo efficace utilizzo energetico, strutture di finanziamento e strategie ESG.
Nel complesso, il fotovoltaico commerciale e industriale in Europa sta passando da una “fase di avvio” a una “fase di accelerazione”.
Ma cosa sta alimentando questa crescita continua?
Quali sono i cinque principali motori di crescita del fotovoltaico commerciale e industriale nei prossimi 10 anni?
Con l’evoluzione della struttura energetica e l’approfondirsi della transizione verde delle imprese, il settore fotovoltaico commerciale e industriale in Europa entrerà in un nuovo ciclo di crescita, spinto da forze molteplici. Dall’orientamento politico alla domanda di mercato, dalle innovazioni tecnologiche ai nuovi meccanismi finanziari, i seguenti cinque elementi saranno i fattori trainanti principali del prossimo decennio.

1. Spinta normativa: regolamentazione accelerata e obblighi crescenti
L’UE ha incluso esplicitamente il fotovoltaico distribuito nel Green Deal europeo e nel piano REPowerEU come strumento chiave per raggiungere la neutralità climatica e l’indipendenza energetica. Gli Stati membri stanno rafforzando progressivamente i meccanismi obbligatori per l’installazione di impianti sui tetti. Dal 2023, la Francia richiede impianti fotovoltaici per tutti i nuovi edifici commerciali e quelli ristrutturati. Il PNIEC italiano prevede, entro il 2030, 52 GW di nuova capacità fotovoltaica, di cui una parte significativa dovrà provenire da tetti aziendali.
Parallelamente, politiche favorevoli come detrazioni fiscali (es. Superbonus), semplificazione delle autorizzazioni e accesso accelerato alla rete hanno ridotto notevolmente le barriere all’implementazione, aumentando la certezza degli investimenti e spingendo molte imprese a installare impianti per fotovoltaico orientati all’autoconsumo. Questo quadro normativo rappresenta una base solida per la diffusione su larga scala del fotovoltaico commerciale e industriale.
2. Trasformazione aziendale: ESG e autonomia energetica avanzano insieme
L’introduzione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), l’incertezza sui prezzi energetici e l’obbligo di decarbonizzazione stanno portando molte aziende a considerare l’energia come un “secondo centro di costo”.
Sempre più imprese europee integrano l’energia verde nelle strategie ESG e negli impegni per la neutralità climatica. Settori come manifattura, retail e logistica adottano soluzioni come contratti PPA, certificati di origine o impianti di proprietà per controllare le emissioni. Cresce la partecipazione a iniziative come RE100 e SBTi. Il fotovoltaico non è più visto solo come strumento di risparmio, ma come asset strategico, utile per la conformità normativa, il finanziamento sostenibile e il posizionamento del brand. All’interno delle filiere, molte aziende richiedono oggi fornitori con certificati di energia rinnovabile o informazioni trasparenti sui consumi.
3. Innovazione tecnologica: maggiore efficienza, minori costi e migliori prestazioni
In parallelo, inverter intelligenti, piattaforme di manutenzione predittiva e sistemi di accumulo bidirezionale permettono una gestione integrata produzione–stoccaggio–monitoraggio, ottimizzando i rendimenti e riducendo i costi operativi. In Germania e nei Paesi Bassi, modelli integrati con sistemi di efficienza energetica e stoccaggio stanno diventando sempre più comuni. Gli integratori di sistema evolvono da installatori a fornitori completi di servizi energetici.
4. Innovazione nei modelli di business: nuovi schemi finanziari e gestione del rischio
Uno dei maggiori ostacoli storici al fotovoltaico aziendale era l’elevato investimento iniziale. Oggi, modelli innovativi stanno superando questa barriera. Tra questi: leasing di tetti senza investimento iniziale (affitto tetto fotovoltaico), PPA di lungo termine e soluzioni gestite da ESCO.
Grandi sviluppatori e istituti finanziari offrono pacchetti integrati che combinano PPA, assicurazioni e manutenzione, riducendo le soglie di accesso per le PMI. Strumenti come green bond e project financing si stanno consolidando, rendendo più chiaro il processo di patrimonializzazione degli impianti. Nel 2023, in Italia, circa il 30% dei progetti C&I è stato finanziato con formule strutturate, a dimostrazione della crescente bancabilità e replicabilità del settore.
5. Trasformazione del mercato: nuove regole favoriscono la diffusione distribuita
Il mercato energetico europeo sta subendo una profonda riforma. Diversi Paesi stanno liberalizzando i prezzi dell’energia e sviluppando mercati spot e a capacità, creando spazi favorevoli all’integrazione delle fonti distribuite.
Le aziende possono partecipare direttamente al mercato elettrico con modelli di autoconsumo e immissione in rete dell’eccesso, sfruttando opportunità come l’arbitraggio prezzo-picco, la risposta alla domanda e le comunità energetiche. In questo scenario, gli utenti non sono più solo consumatori ma anche produttori e attori del mercato, aumentando il valore patrimoniale e la commerciabilità degli impianti C&I.
Quali Paesi guideranno questa nuova ondata di crescita?
Nel prossimo decennio, lo sviluppo del fotovoltaico commerciale e industriale in Europa seguirà traiettorie differenziate a seconda delle politiche, delle basi di mercato e della partecipazione delle imprese. Si assisterà sia all’affermazione di mercati maturi con regolamentazioni consolidate, sia all’emergere di mercati nuovi, attratti da vantaggi normativi e condizioni di costo favorevoli.

1. Mercati maturi
Germania: continuità normativa e ecosistema PPA sviluppato
In qualità di pioniere dello sviluppo solare in Europa, la Germania ha costruito un sistema di mercato completo e una catena industriale ben strutturata per il fotovoltaico commerciale e industriale. La legge sulle energie rinnovabili (EEG) garantisce incentivi stabili per i progetti aziendali, con un recente focus sul modello dell’autoconsumo e sulle transazioni PPA. Dal 2024 sono stati introdotti limiti di capacità più elevati e procedure accelerate per la connessione alla rete, al fine di favorire l’espansione di impianti su tetti di medie e grandi dimensioni. Inoltre, le imprese tedesche si distinguono per una visione energetica di lungo periodo, che favorisce la maturità strutturale del settore.
Italia: vantaggi combinati di alta irradiazione e incentivi fiscali
Il mercato italiano del fotovoltaico aziendale mostra forti differenziazioni regionali. Le regioni del Sud, come Puglia e Sicilia, godono di risorse solari abbondanti, che le rendono tra le aree con il LCOE più basso. Le detrazioni fiscali a livello nazionale (come il Superbonus 110%) contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione dei costi di progetto. Inoltre, con l’aggiornamento degli obiettivi del PNIEC, si incoraggiano modelli “costruisci e usa” che promuovono l’installazione diretta da parte degli utenti. In questo contesto, schemi come il fotovoltaico affitto tetto stanno diventando una soluzione accessibile per molte imprese.
Francia: gare CRE e diffusione dei PPA in parallelo
Il mercato francese si basa su meccanismi di gara CRE guidati dallo Stato, che assegnano regolarmente progetti C&I su tetto con tariffe incentivanti. Dal 2023, i contratti PPA si stanno diffondendo tra le imprese medie e grandi, soprattutto nei settori retail, logistica e manifattura, dove cresce la domanda di approvvigionamento verde. Inoltre, la normativa francese sostiene il fotovoltaico integrato negli edifici (BIPV), aprendo nuove opportunità di sviluppo per i tetti urbani commerciali.
2. Mercati emergenti
La Polonia, uno dei mercati solari a più rapida crescita in Europa negli ultimi anni, sta gradualmente spostando l’attenzione dal fotovoltaico residenziale all’espansione degli impianti di media scala nel settore commerciale e industriale. I prezzi elevati dell’energia spingono le PMI manifatturiere a cercare alternative rinnovabili. Questo sviluppo è sostenuto dai fondi UE per la modernizzazione e dai finanziamenti REPowerEU. Sebbene i meccanismi di connessione alla rete richiedano ancora miglioramenti, la flessibilità del mercato polacco e i rendimenti marginali elevati lo rendono un mercato promettente, con potenziale di recupero competitivo.
Oltre alla Polonia, anche Paesi dell’Europa orientale come Repubblica Ceca, Romania e Ungheria stanno aggiornando le proprie strategie energetiche nazionali. La maggior parte di essi ha fissato obiettivi per raddoppiare la capacità di fotovoltaico distribuito entro il 2030, sostenendo l’espansione del fotovoltaico tetto aziendale attraverso procedure semplificate, agevolazioni fiscali e maggiori risorse pubbliche.
Come possono le imprese cogliere questa opportunità di transizione energetica?
Di fronte alla trasformazione della struttura energetica europea, gli utenti commerciali e industriali che avviano tempestivamente una pianificazione energetica strategica acquisiranno vantaggi duraturi nel controllo dei costi, nella conformità normativa e nello sviluppo del marchio.
A partire dall’analisi di fattibilità dell’installazione, dalla scelta del modello operativo (es. affittare il tetto per fotovoltaico), fino alla valutazione dei rischi e alla selezione dei partner, le imprese dovrebbero definire una strategia energetica scientificamente fondata per ottimizzare l’approvvigionamento e la sostenibilità nel lungo periodo.

1. Valutazione delle risorse edilizie disponibili per il fotovoltaico commerciale e industriale
La fattibilità tecnica ed economica dell’installazione fotovoltaica dipende direttamente dalle caratteristiche dell’edificio.
- Struttura dei carichi elettrici: un consumo stabile e costante durante le ore diurne è essenziale per massimizzare la quota di autoconsumo.
- Superficie e condizioni del tetto: tetti piani, liberi da ostacoli e con una struttura solida sono maggiormente idonei all’installazione di impianti fotovoltaici.
- Titolarità e durata d’uso: è necessaria una chiara proprietà del tetto e una vita utile residua dell’edificio sufficiente (generalmente 20–25 anni) per allinearsi con il ciclo operativo dell’impianto.
- Connessione alla rete e prontezza tecnica: disponibilità dell’infrastruttura di distribuzione, capacità residua della rete e necessità o meno di autorizzazioni aggiuntive per l’allaccio.
2. Valutazione strategica nella scelta del modello operativo
In base alla struttura finanziaria, agli obiettivi energetici e alle aspettative di investimento, le aziende possono scegliere tra tre modelli principali—ma non tutti sono adatti a ogni utente C&I:
- Modello a investimento diretto (CAPEX): l’impresa finanzia interamente l’impianto e ne beneficia integralmente. È indicato per aziende con alta disponibilità di capitale e che puntano all’autonomia energetica nel lungo periodo.
- Modello a zero investimento con affitto tetto fotovoltaico: un soggetto terzo investe nell’impianto, mentre l’azienda utilizza energia a costo agevolato senza investimenti iniziali. Il proprietario del tetto riceve un canone annuale. È una soluzione adatta a PMI o realtà con approccio “asset-light” che cercano opzioni di fotovoltaico senza esborso di capitale.
- Modello PPA (Power Purchase Agreement): consente di fissare il prezzo dell’energia verde attraverso contratti a lungo termine. È ideale per gruppi aziendali multi-sito o per imprese soggette a obblighi di rendicontazione ESG.
3. Valutazione dei rendimenti e dei rischi
L’installazione di un impianto fotovoltaico è una decisione di investimento a lungo termine. Prima di avviare un progetto, le aziende dovrebbero analizzare i ritorni economici attesi e i potenziali rischi sotto diversi aspetti:
- Indicatori finanziari principali: includono IRR (tasso interno di rendimento), LCOE (costo livellato dell’energia) e periodo di ammortamento, per valutare la sostenibilità economica complessiva del progetto.
- Volatilità dei prezzi dell’energia e delle politiche: analizzare l’andamento attuale e futuro dei prezzi locali dell’elettricità e la stabilità di meccanismi di incentivazione e detrazioni fiscali.
- Efficienza di connessione alla rete e tempi autorizzativi: tempi di attesa e complessità amministrativa influenzano direttamente la tempistica dei ritorni sull’investimento.
- Manutenzione e garanzie di performance: qualità dei componenti, prestazioni degli inverter e capacità di gestione O&M nel lungo periodo hanno un impatto diretto sull’effettiva produzione dell’impianto.
4. Logica nella scelta del partner
La resa a lungo termine di un sistema fotovoltaico dipende non solo dalla progettazione tecnica, ma anche dalle capacità complessive di consegna, assistenza e supporto del partner selezionato.
- Qualifiche e certificazioni: verifica che i prodotti rispettino le certificazioni UE più diffuse come IEC, TÜV, CE, per garantire conformità e sicurezza sul mercato di riferimento.
- Esperienza nel settore: preferire partner con esperienza su diversi tipi di progetti fotovoltaico aziendale, conoscenza delle normative locali, procedure di connessione e requisiti regolatori in vari Paesi.
- Capacità di consegna locale: presenza di magazzini, supporto tecnico e servizio post-vendita in Europa per assicurare tempi di risposta rapidi e disponibilità di ricambi.
- Performance del sistema e garanzie di servizio: verificare se vengono offerte garanzie complete, monitoraggio della produzione e diagnostica remota.
In qualità di produttore di moduli fotovoltaici attivo nel mercato europeo da molti anni, Maysun Solar è presente nel settore C&I distribuito sin dal 2008. Con una rete logistica e di assistenza capillare in Europa, i suoi moduli ad alta efficienza sono ampiamente utilizzati su tetti industriali e strutture commerciali in Germania, Italia, Francia e altri Paesi, aiutando le aziende a ridurre i costi energetici e aumentare l’utilizzo di energia verde e il valore del brand.

Opportunità e sfide coesistono — chi dominerà il nuovo panorama energetico europeo?
Con l’avanzare della strategia europea per la neutralità carbonica, il fotovoltaico commerciale e industriale si sta rapidamente integrando nelle strutture energetiche aziendali grazie alla spinta congiunta di incentivi pubblici, meccanismi di mercato e maturità tecnologica. È diventato uno strumento strategico per aumentare la competitività e costruire asset verdi. Tuttavia, questa trasformazione presenta anche sfide strutturali non trascurabili: capacità limitata di accesso alla rete, ostacoli al finanziamento, lunghezza dei processi autorizzativi e carenza di personale qualificato, che influenzano direttamente l’efficienza e la prevedibilità dei progetti.
Nonostante ciò, il fotovoltaico aziendale non è più una scelta opzionale ma una componente fondamentale della strategia energetica delle imprese. In particolare, nel prossimo decennio, con la definizione più precisa dei costi della CO₂, l’emergere dei green premium e l’attenzione crescente delle politiche e dei mercati finanziari sulla quota di energie pulite utilizzate, le aziende che agiranno per prime otterranno ritorni economici prevedibili e vantaggi di immagine. Al contrario, chi posticiperà l’ingresso rischia di affrontare costi energetici più alti e maggiori pressioni nella catena di fornitura.
In un contesto di volatilità dei prezzi dell’energia, pressione normativa e crescente esigenza di sostenibilità, il fotovoltaico non è più un semplice accessorio verde, ma un “asset strategico” che influenzerà i costi aziendali e il posizionamento competitivo nel lungo periodo.
Il prossimo decennio apparterrà alle imprese che sapranno pianificare in anticipo e rispondere con flessibilità.
Chi completerà per primo la transizione da “consumatore” a “gestore proattivo” dell’energia, conquisterà vantaggi in termini di controllo dei costi, reputazione e diritti di sviluppo nel nuovo panorama dell’energia distribuita in Europa.
Maysun Solar continuerà a collaborare con i propri partner in tutta Europa per offrire moduli fotovoltaici affidabili e ad alta efficienza, insieme a servizi locali dedicati, aiutando le imprese a trasformare le sfide in opportunità e ad avanzare con decisione nella transizione energetica.
Dal 2008, Maysun Solar è sia investitore che produttore nel settore fotovoltaico, offrendo soluzioni solari su tetti commerciali e industriali a zero investimento iniziale. Con 17 anni di esperienza nel mercato europeo e 1,1 GW di capacità installata, proponiamo progetti fotovoltaici completamente finanziati, consentendo alle aziende di valorizzare i propri tetti e ridurre i costi energetici senza alcun anticipo. I nostri pannelli avanzati IBC, HJT e TOPCon, insieme alle stazioni solari da balcone, garantiscono alta efficienza, durabilità e affidabilità nel lungo termine. Maysun Solar si occupa di tutte le autorizzazioni, dell’installazione e della manutenzione, assicurando una transizione all’energia solare fluida e senza rischi, con rendimenti stabili nel tempo.
Riferimenti:
SolarPower Europe. EU Market Outlook for Solar Power 2023–2027. Bruxelles, 2023. https://www.solarpowereurope.org
IRENA (Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili). Renewable Capacity Statistics 2024. Abu Dhabi, 2024. https://www.irena.org
Commissione Europea. REPowerEU Plan – Accelerating the Green Transition. Bruxelles, 2022. https://commission.europa.eu
Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA). Trends and Projections in Europe 2023: Tracking Climate Progress. Copenaghen, 2023. https://www.eea.europa.eu
Clean Energy Wire. Germany’s Renewable Energy Policies and Solar Incentives Overview. Berlino, 2023. https://www.cleanenergywire.org
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